Il Bosco di Gocciadoro

Come Circolo di Trento di Legambiente, abbiamo aderito al “Comitato di Tutela del Bosco storico di Gocciadoro”, costituito in risposta al progetto di una ciclopedonale con una larghezza di 2 metri e mezzo che taglia la parte più isolata e selvaggia del parco, e avrebbe soltanto lo scopo di accedere a un bike-park che si potrebbe facilmente realizzare altrove.

Sul tema più specifico della ciclabilità, abbiamo presentato il seguenre comunicato congiunto con la FIAB:

In riferimento al percorso ciclopedonale di collegamento tra il parco di Gocciadoro e la località Montello, Fiab Trento e il Circolo di Trento di Legambiente condividono la preoccupazione per il significativo impatto ambientale che avrebbe tale percorso, come esposto con chiarezza dal Comitato di tutela del parco storico di Gocciadoro. Inoltre  la pista ciclabile progettata avrebbe poco senso se contestualmente non si realizza il bike-park, con ulteriori costi e aggravio dell’impatto ambientale.

Sebbene la costruzione del bike-park sia certamente un’esigenza che comprendiamo, si possono individuare luoghi maggiormente idonei alla sua  realizzazione a costi e impatti più contenuti e senza rovinare il delizioso e frequentato frutteto abbandonato sotto le cui fronde numerosi conoscitori del luogo si sdraiano con libro e panino per godersi la bella stagione.

Rimane, invece, l’esigenza di un percorso percorribile in sicurezza a piedi e in bicicletta che colleghi Gocciadoro con Mesiano e Povo, a cui l’attuale progetto non darebbe risposta. Il collegamento potrebbe essere realizzato riprendendo percorsi che in parte già sono presenti e in parte esistevano in passato ma che nel tempo sono stati privatizzati, pur essendo quotidianamente utilizzati da numerosi cittadini. Si potrebbe quindi procedere con l’esproprio di una piccola striscia di terreno senza creare alcun danno ambientale, come già richiesto, oltre un anno fa, da circa trecento residenti e lavoratori della collina Est.