Quad e motori in montagna

Il circolo di Trento di Legambiente esprime la sua decisa contrarietà alla manifestazione/raduno “Quad in quota” prevista nelle giornate del 10 e 11 giugno nella valle del Biois (BL) e su Col Margherita (TN) e autorizzata da comuni e servizi forestali.

Al di là delle considerazioni note su possibile disturbo alla fauna e dei possibili danni al manto erboso, colpisce l’insistenza di alcuni territori a proporre iniziative legate ad un turismo incompatibile con le esigenze della tutela e dell’educazione ambientale.

I motori a scoppio inquinano e disturbano. Ove possibile, il loro utilizzo deve essere disincentivato da chi governa. Continuare a proporre un modello di “divertimento” legato al rombo di motori su strade e fuoristrada è diseducativo ed anacronistico, e non soltanto negli ambienti delicati delle nostre montagne, tutelate dall’Unesco e dalla Convenzione delle Alpi. Assecondare iniziative di questo tipo non ha senso nemmeno se coinvolgono molti potenziali turisti (pensiamo ad esempio all’evitabile raduno/benedizione di migliaia di moto rombanti che invadevano Trento nello stesso giorno in cui a Bolzano si correva “ViviCittà”…) in quanto, appunto, propone/supporta modelli di svago da abbandonare perché incompatibili con l’etica ambientale moderna.

A maggior ragione in questo caso in cui 50 persone una volta l’anno non portano certo alcun vantaggio economico al territorio, la cosa risulta del tutto insensata. Se non è una gara, vanno piano e l’interesse sta nel  godere le bellezze del territorio, le stesse persone potrebbero visitarlo a piedi o con mezzi meno inquinanti e più facili da trasportare.